Donald J. Trump, da breve tempo Presidente degli Stati Uniti d’America, ha introdotto una nuova misura di sicurezza aerea, ovvero il divieto di imbarcare laptop, tablet e dispositivi analoghi per quel che riguarda i voli in partenza da alcuni aeroporti mediorientali ed africani.
Non solo gli Stati Uniti, ma anche il Regno Unito ha scelto di adeguarsi a questa nuova restrizione, la quale riguarda esclusivamente i dispositivi dalla grandezza superiore da 16 x 9,3 cm.
Circa questa nuova misura di sicurezza, relativamente alla quale non mancano le perplessità, e vi sono effettivamente delle legittime osservazioni che possono essere effettuate a tale riguardo.
Anzitutto, in molti non riescono a comprendere per quale motivo tale limitazione debba riguardare solo i dispositivi elettronici dalle dimensioni superiori a quelle indicate: anche un semplice smartphone può rivelarsi pericoloso se utilizzato da un terrorista.
Un normale smartphone è ad esempio in grado di innescare una bomba, di conseguenza eseguire dei controlli in fase di imbarco è sempre opportuno: da questo punto di vista, peraltro, in molti si chiedono appunto se i controlli di routine non siano sufficienti per riscontrare eventuali anomalie nei tablet e nei dispositivi “incriminati”.
Come non sottolineare inoltre che un terrorista potrebbe facilmente aggirare tale divieto raggiungendo gli Stati Uniti o il Regno Unito facendo scalo in un’altra nazione.
Delle perplessità sono inoltre state espresse circa il fatto che tali dispositivi dovrebbero essere imbarcati nella stiva, ma questo sarebbe un luogo sicuro? Nel caso in cui un tablet, un laptop o un dispositivo analogo sia stato realmente modificato per creare un attentato terroristico, non potrebbe sortire degli effetti devastanti anche all’interno di una stiva?
C’è chi ha parlato di questa nuova limitazione come una sorta di manovra politica, ovviamente non è il caso di sbilanciarsi oltremodo dal momento che vi potrebbero essere delle ragioni di sicurezza che non può conoscere chi non ha un’esperienza specifica in questo settore.
A tal riguardo, ad ogni modo, va sottolineato come l’Italia abbia scelto di non far proprie queste restrizioni, dunque anche dai paesi potenzialmente più a rischio è possibile imbarcare tablet e dispositivi analoghi.
Le Autorità italiane, dunque, per il momento sembrano ritenere questa limitazione poco utile alla sicurezza.