Viaggi aerei ed emergenza sanitaria: IATA prevede una lenta ripresa

L’emergenza sanitaria legata al COVID-19, la quale interessa oramai tutto il mondo, ha avuto ed avrà dei risvolti importanti nei settori più disparati.

Gli effetti di Covid-19 sul settore del trasporto aereo

Anche il mondo dei viaggi aerei, che attualmente è pressoché in fase di stallo, dovrà fare i conti nel prossimo futuro con ciò che ha comportato la pandemia e IATA, International Air Transport Association, ha provato a tracciare un quadro di ciò che potrebbe verificarsi in tale ambito nei prossimi mesi.

IATA ha eseguito un sondaggio su un campione di viaggiatori recenti e il 60% degli intervistati ritiene che si ritornerà a viaggiare ad uno o due mesi dal contenimento della pandemia, mentre il restante 40% è del parere che si potrebbero attendere almeno 6 mesi.

Non solo: bisogna considerare anche che i viaggiatori dovranno fare i conti con la crisi economica che l’emergenza sanitaria ha comportato, di conseguenza anche questo costituirà un freno non trascurabile alla ripresa del settore: secondo gli studi condotti da IATA, il 69% degli intervistati potrebbe ritardare il proprio ritorno ai viaggi in aereo fino a quando la condizione economica non si stabilizzerà.

La situazione in Cina

In Cina, nazione che ha dovuto fare i conti in modo piuttosto pesante con il COVID-19, ma che ora è in fase di netta ripresa, la domanda di voli aerei si è ripresa molto celermente, se pur in modo blando, e ciò è assai importante in quanto il mercato cinese rappresenta il 24% di tutti i domestic passengers.

Effetto Coronavirus in Australia

La situazione è del tutto diversa in Australia: sebbene in questa nazione le cifre siano ben inferiori rispetto alla Cina, sia a livello di contagi che di defunti, i voli aerei sono crollati in modo netto e non si registra ancora alcun segnale di ripresa.

Lo scenario per la ripartenza dei voli

Alexandre De Juniac, direttore generale e CEO di IATA, ha dichiarato che a suo parere non è immaginabile un ribaltamento improvviso della situazione di crisi che ha interessato il settore, bensì la ripresa sarà con ogni probabilità piuttosto lenta.

De Juniac sostiene che sia importantissimo che i governi fronteggino in maniera adeguata questa situazione: da un lato, ovviamente, c’è da salvaguardare la salute delle persone, e questo è l’aspetto più importante, dall’altro bisogna trovare il modo di far ripartire il settore dei viaggi aerei e, più in generale, tutte le economie nazionali, che in questo momento versano in condizioni assai critiche.