Nei mesi invernali è molto frequente che si compia il cosiddetto deicing, operazione che consiste sostanzialmente nella rimozione di residui di neve e ghiaccio dalle superfici degli aerei.
In effetti queste formazioni tipiche dei mesi più freddi possono costituire una minaccia per la sicurezza dell’aereo, per questo motivo tale operazione è sicuramente molto importante.
Ma perché si afferma questo?
Le ragioni sono diverse, a cominciare dal fatto che accumuli significativi di neve e di ghiaccio possono modificare la forma del velivolo, e questo può sicuramente avere dei risvolti negativi sulla sua aerodinamicità.
Neve e ghiaccio possono ostacolare la mobilità dei flap, ovvero le parti mobili delle ali, un altro punto critico corrisponde inoltre alla parte anteriore dei motori, dove la superficie di imbocco potrebbe venire ostacolata da questi accumuli.
Ma come si forma il ghiaccio sulla superficie dell’aereo? Se vi sono determinate condizioni atmosferiche, ovvero temperature di gran lunga inferiori a 0°C, le gocce d’acqua presenti nell’aria possono trasformarsi in ghiaccio nel momento in cui vengono a contatto con le superfici dell’aereo.
Le operazioni di deicing sono molto importanti, dunque, ma il ghiaccio si può asportare dall’aereo anche durante il volo? La risposta è affermativa, e a tale scopo vengono impiegate guaine e camere d’aria che, gonfiandosi, rompono le formazioni di ghiaccio.
Un’altra soluzione tramite cui è possibile sciogliere il ghiaccio mentre si è in volo è quella che prevede il riscaldamento delle ali e di altre superfici esterne del velivolo, convogliando dei gas ad alta temperatura nei motori oppure attraverso delle resistenze elettriche.
Nella grande maggioranza dei casi, ad ogni modo, le operazioni di deicing vengono effettuate quando il velivolo è a terra.
Per eliminare il ghiaccio dai velivoli in circostanze simili vengono impiegati 4 mezzi specifici in modo contemporaneo.
Tali veicoli agiscono in un’area della pista dedicata spruzzando una miscela di acqua e liquido antigelo ad alte temperature.
Come si può ben immaginare, la quantità di tali mezzi cresce negli aeroporti delle località in cui le temperature tendono ad essere più basse: all’aeroporto romano di Fiumicino, ad esempio, i veicoli disponibili sono solo 4, mentre presso quello di Francoforte ce ne sono ben 58.