Riccardo Perini ha ottenuto la licenza di pilota presso la nostra scuola di volo e, attualmente, sta terminando l’ addestramento – da poco ha iniziato il line training – al fine di poter lavorare presso la compagnia Ryanair come First Officer.
Ciao Riccardo! Come mai hai scelto di diventare pilota?
La scintilla è nata all’età di otto anni, quando mi trovavo in vacanza con i miei genitori. durante un giorno di pioggia mio padre mi aveva comprato un modellino, uno di quelli di plastica, da costruire incollando tutti pezzi, si trattava di un DH.98 “mosquito” (un multiruolo bimotore della RAF nel periodo della seconda guerra mondiale). Ero meravigliato dalle linee di questa macchina incredibile, cosi cominciai a sognare di pilotarne uno. La passione crebbe poi durante le numerose volte che mio padre mi portava a Malpensa a vedere gli aerei decollare e atterrare. Sviluppai ulteriormente questa passione durante gli anni della scuola superiore (ho frequentato l’istituto tecnico aeronautico “Luca Bongiovanni” di Como) e durante i miei primi voli presso l’Aeroclub Como, dove ho conseguito la mia prima licenza PPL. Al termine delle scuole superiori ho deciso di proseguire lungo il mio cammino iscrivendomi presso l’Aeroclub Varese per ottenere così tutti i requisiti necessari per fare della mia passione un lavoro.
Tuttavia credo che questa domanda sia la più male intesa dai piloti, poiché tutti come ho appena fatto io, si ritrovano a raccontare la storia della loro vita, senza rendersi conto che di fatto stanno rispondendo alla domanda “come è successo che ti appassionassi dell’aviazione”… in realtà credo che per rispondere alla più comune delle domande rivolte ai piloti, ovvero “perché vuoi fare il pilota?”, non esistano parole adatte in nessuna lingua del mondo; per capire il “perché”, l’unico modo è salire su un aereo e sfrecciare nel cielo, guardare il mondo che diventa piccolo e mettere la testa tra le nuvole… quello che si prova è indescrivibile e si può capire solo pilotandone uno.
Com’è stato il percorso presso la nostra scuola di volo?
Avendo scelto un corso ATPL integrato, il mio percorso iniziò a Settembre 2014 con le lezioni teoriche del PPL. Iniziai a volare a novembre 2014 dopo aver passato i primi esami interni e dopo aver conseguito l’abilitazione SEP(land) poiché in precedenza ero titolare solo di abilitazione SEP(sea) per idrovolanti. A Gennaio 2015 ebbero inizio le lezioni teoriche ATPL, diedi il primo esame a settembre 2015, esami che ho terminato a Giugno 2016. Successivamente ho completato l’addestramento strumentale (IR) ad Agosto 2016 e il corso MCC a Settembre 2016 iniziando poi l’abilitazione al bimotore (MEP). Infine ho effettuato l’esame pratico finale (CPL-IR-MEP) a dicembre 2016 concludendo l’addestramento dopo quasi 2 anni dall’inizio delle lezioni teoriche ATPL. È evidente che è un percorso pieno di diversi “step” da superare, e altrettanto ricco di ostacoli. di fatti si potrebbe paragonare ad una corsa ad ostacoli, gli istruttori possono insegnarvi a correre e a saltare, ma poi sta ad ogni singolo correre e superare ogni ostacolo, l’importante è continuare a correre verso la meta dando sempre il massimo.
Personalmente ho avuto un ottima esperienza, ho trovato istruttori preparati e disponibili. La struttura offre tutto ciò che serve per completare l’addestramento in serenità, offrendo aule disponibili per gli studenti, non solo per le lezioni, ma anche come luogo di ritrovo per gli studenti nei quali si può studiare insieme. Difatti, una delle cose che ho più apprezzato è stato proprio l’ambiente famigliare della scuola, in cui ognuno diventa elemento portante nel processo di apprendimento e in cui si stringono rapporti destinati a durare tutta la vita. Infine credo che la punta di diamante sia proprio la flotta, che offre aerei adatti per ogni fase dell’addestramento e in condizioni perfette, la manutenzione della flotta è di fatti a livelli invidiabili, con aerei sempre curati ad uno standard eccelso. La scuola dispone inoltre di un simulatore di volo in grado di replicare tutti gli aerei della flotta e anche il B200 kingair per lo svolgimento dei corsi MCC. Il simulatore si è rilevato essenziale per il mantenimento dell’addestramento durante i giorni in cui il meteo non permetteva le operazioni di volo, ma anche per l’addestramento IR, consentendo agli istruttori di simulare condizioni altresì impossibili da ottenere in volo reale, come anomalie ed emergenze, meteo avverso etc..
Per ultimo, ma non meno importante, ricordate di divertirvi, di sorridere, di vivere il vostro sogno ad occhi aperti! Un grandissimo augurio di cieli sgombri e vento in coda a tutti quelli che hanno la testa tra le nuvole!!